Il fluoro fa bene o fa male?

Quante volte ti sarà capitato di leggerlo tra gli ingredienti sul tubetto del dentifricio e sicuramente anche tu ti sarei chiesto “ma il fluoro fa male”? In merito ci sono diverse opinioni contrastanti, cerchiamo allora di fare un minimo di chiarezza partendo innanzitutto dal capire cosa sia e quale sia la sua azione per la salute dentale.

Il fluoro è un minerale che può legarsi con gli altri minerali costituenti lo smalto dentale rendendolo più resistente agli attacchi degli acidi prodotti dalla placca (che nel tempo potrebbero intaccare lo scudo protettivo dentale). La funzione protettiva e remineralizzante del fluoro, dunque, consente di proteggere i denti dalle carie, ma come mai allora viene considerato dannoso per la salute del cavo orale? Come per ogni prodotto, è il dosaggio a fare la differenza!

Fluoro per i denti: come assumerlo

Il fluoro per i denti può essere assunto con il dentifricio e/o il collutorio. In questo caso l’effetto viene attivato tramite lo spazzolamento dentale o il risciacquo della bocca. L’azione è esterna, ovvero il fluoro va ad agire sullo smalto, sulle gengive e le mucose rinforzandone le difese contro i batteri, cause di carie.

Può, inoltre, essere assunto sotto forma di integratori, specie se si vuole rinforzare i componenti dello smalto dentale dei più piccoli e svilupparne una dentatura sana, purché sia sotto controllo medico.

Il fluoro per prevenire le carie
Il fluoro dunque è un alleato della salute dentale, aiuta infatti a prevenire la formazione delle carie. Non bisogna, però, esagerare con il quantitativo. L’iperdosaggio potrebbe difatti causare una decolorazione dello smalto dei denti alterandone la cromia e, nei casi più gravi, portare ad un progressivo irrigidimento osseo (il cosiddetto fenomeno di fluorosi).

In media si consiglia di scegliere dentifrici che contengano massimo 500/600 ppm di fluoro. Anche i dentisti dello studio del dottor. Pietro Sandrono consigliano di usare un dentifricio al fluoro per proteggere e rinforzare i denti. L’azione è molto semplice: il fluoruro di sodio, che si trova nella pasta dentifricia, a contatto con l’acqua e con lo spazzolamento, si scioglie in bocca agendo sullo smalto dentale. Si crea così una patina che protegge lo smalto dentale e conseguentemente la dentatura dall’azione batterica (come le carie per l’appunto).

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